Il Ministro della Salute, sulla base del monitoraggio dei dati epidemiologici, ha firmato ieri sera una nuova ordinanza in vigore a partire da domenica 10 gennaio che colloca il Veneto insieme alle Regioni Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia, in zona arancione.
In particolare, fino al 15 gennaio 2021, continuano a trovare applicazione le misure di contenimento disposte dal Decreto Legge del 5 gennaio 2021, che ha confermato le misure previste dal Dpcm del 3 dicembre 2020, integrandone alcune.
-
Coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute;
-
sono vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una Regione all'altra e da un Comune all'altro, salvo per comprovati motivi di salute, lavoro, studio e situazioni di necessità;
-
sono consentiti gli spostamenti dai Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia;
-
sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) 7 giorni su 7, mentre resta consentito l'asporto fino alle ore 22, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze; nonché le mense ed il catering continuativo su base contrattuale, per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni;
-
la ristorazione nelle strutture ricettive è consentita senza limitazioni di orario limitatamente ai clienti ivi alloggiati;
-
sono consentite le attività commerciali al dettaglio senza limitazioni (eccezione fatta per la chiusura degli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali, parchi commerciali ed altre strutture ad esse assimilabili, con deroga per le farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi ed edicole). Si ricorda l’applicazione delle Linee Guida per apertura delle attività economiche (quelle vigenti sono quelle approvate dalla Conferenza delle Regioni l’8 ottobre) e l’obbligo di esporre all’ingresso un cartello indicante il numero massimo di clienti ammessi contemporaneamente nel locale;
-
restano chiuse piscine palestre e centri benessere;
-
chiusi musei e mostre, teatri, cinema e sale da concerto;
-
sospese le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo (anche nei bar e nelle tabaccherie);
-
chiuse sale da ballo e discoteche.